Ricordando don Gasperini e il Collegio Ragazzi Giuliani
Nel rispetto delle misure anti-Covid, il comitato provinciale di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia invita a partecipare alla cerimonia che si terrà venerdì 6 agosto 2021 alle ore 16:00 presso la villa Revedin di Gorgo al Monticano (TV) con l’inaugurazione della “piazzetta don Edoardo Gasperini”.
Nell’occasione sarà scoperta una targa che ricorderà il benemerito sacerdote e il suo “Collegio Ragazzi Giuliani” che proprio in questa villa, negli anni ’50, accolse decine di ragazzi, figli degli esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia.
Gorgo al Monticano, a distanza di molti anni, ricorda ancora con affetto e gratitudine don Edoardo, che è stato poi parroco dinamico della comunità istro-veneta di Fossalon di Grado dal 1970 al 20014.
Don Edoardo Gasperini (Capodistria 1920 – Gorizia 2017)
Originario di Capodistria, dove era nato il 22 aprile del 1920, aveva frequentato il Seminario Teologico Centrale goriziano ed aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 19 maggio del 1945.
Entrò in servizio pastorale nella diocesi di Trieste-Capodistria, fu inviato a Pola, dove scampò per caso alla strage di Vergarolla: don Edoardo si recava quotidianamente ai bagni di Vergarolla con i suoi ragazzi dell’oratorio per godere di qualche ora di sole e mare, ma quel giorno decise che le gare nautiche della società sportiva patriottica “Pietas Julia” avrebbero richiamato un gran numero di persone, e preferì rinunciare a tanta confusione.
A lui, giovane sacerdote di 26 anni, nel 1947 – nei giorni del doloroso esodo che svuotò una città dal destino ormai segnato- fu affidata dal vescovo Radossi la cura di una trentina di ragazzi, che accompagnò imbarcandosi sul “Toscana” per affrontare un viaggio che presentava solo incertezze.
Stabilitosi inizialmente a Oderzo, dove Monsignor Domenico Visintin concesse alcuni locali della parrocchia per il suo nascente Collegio Giuliano, iniziò un’avventura che lo portò, con pochi mezzi e tanti sacrifici, a dare una educazione, alleviare le difficoltà e garantire un futuro a decine di giovani della Venezia Giulia e Dalmazia che nei 12 anni successivi raggiunsero a più riprese il suo collegio-convitto. Nell’estate del 1951 si trasferì nel vicino paese di Gorgo al Monticano, accolto nella splendida villa Revedin allora di proprietà della famiglia Giol. Qui ospitò anche i piccoli sfollati dell’alluvione del Polesine e alcuni minori provenienti da altre province venete. Pure i ragazzi del paese trovavano le porte aperte nei momenti di studio e di svago.
Nel 1959 il vescovo mons. Santin lo richiamò a Trieste, e gli affidò le comunità di Opicina e borgo San Sergio, ma negli anni Settanta scelse di venire nella diocesi di Gorizia dove aveva numerosi amici, compagni di studi al Seminario, fra i quali l’arcivescovo Pietro Cocolin, coetaneo dello scomparso sacerdote.
Il suo lungo peregrinare apostolico, che lo aveva portato a servire 5 diocesi e undici vescovi, lo condusse nel 1970 a Fossalon di Grado, dove si erano trasferite – a seguito dell’esodo – numerose famiglie istriane. Ricevuto la nomina a Parroco di Fossalon, nel 1978, vi rimase per oltre quaranta anni, fino a qualche anno fa quando la parrocchia era stata affidata al parroco di Grado.
Don Edoardo Gasperini ha accolto lo stile della vita pastorale che contraddistingueva le comunità parrocchiali delle diocesi di origini austroungariche, dove si privilegiava una cura pastorale incentrata sulla presenza del sacerdote, con particolare riguardo alle associazioni, alla catechesi e formazione, ma anche con precisa connotazione nell’impegno sociale. Con lui sono sorte nel tempo le numerose strutture ubicate nell’area adiacente la chiesa per le feste e le manifestazioni paesane, il campo di pattinaggio e di calcetto, l’oratorio parrocchiale e la sala teatrale.
Alla cerimonia sono invitati i sindaci di Oderzo e Grado, i sacerdoti del territorio e varie associazioni, tra cui i comitati provinciali dell’ANVGD di Treviso e di Gorizia, che ha dato il patrocinio alla lodevole iniziativa e concesso l’uso dello stemma del nostro comitato provinciale.
Maria Grazia Ziberna
Presidente del comitato provinciale di Gorizia dell’Anvgd